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“Non ho ancora liberato tutto il mio potenziale” - La storia di Emilio

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“Sono sempre stato un tipo sportivo. La mia grande passione è sempre stata il calcio. Fin da piccolo ho praticato ginnastica, nuoto, badminton, pallacanestro e altri sport, ma col passare degli anni non ho più avuto tanto tempo per tutte queste attività.

Prima il lavoro, poi la vita matrimoniale. Nel frattempo è nato mio figlio. Per un po' di tempo l'ho portato con me in palestra nel marsupio, mettendolo sulla schiena o sul petto, ma alcuni esercizi erano troppo pericolosi.

Ho scoperto Freeletics dopo aver ricevuto un'email con una routine d'allenamento nel gennaio 2014. È stato un vero colpo di fulmine. Mi ha aiutato ad allenarmi e a prendermi cura di mio figlio a casa. Mi sentivo più vitale, agile e veloce rispetto a quando andavo in palestra.

In questi 10 anni, mi sono trasformato insieme all'app e al Coach di Freeletics. Mi sono ammalato e ho anche subito degli infortuni, ad esempio ho dovuto portare un gesso per una caviglia slogata. Ho dovuto interrompere l'allenamento più volte e ho capito che la salute non segue un percorso lineare.

Ci sono stati periodi in cui mi sentivo al massimo (e con degli addominali perfetti), altri in cui ho dovuto lavorare sulla mia dimensione emotiva e spirituale. Tutto questo mi ha fatto capire che l'impegno è una combinazione di diversi fattori.

Per trovare l'equilibrio, devo lavorare sulla mente, sul corpo e sullo spirito. Per vivere bene, anche seguire un'alimentazione sana è molto importante. Ammetto di non mangiare sempre in modo sano, perché non lo trovo sostenibile, ma se faccio esercizio posso permettermi di mangiare una pizza, un hamburger o un dolce senza sensi di colpa.

Una cosa che mi piace dell'app è che mi spinge sempre a dare di più. Ora riesco a fare cose che prima non facevo, come gli One-Handed Pushups, gli Strict Pullups e gli Strict Handstand Pushups, ma sto ancora lavorando sui Muscleups e su alcune varianti dei Pullups

Non ho ancora liberato tutto il mio potenziale, ma non smetterò di impegnarmi per riuscirci. Mi sveglio ancora alle 4:30 o alle 5 di mattina per raggiungere i miei obiettivi. Anche se a volte capita di non essere motivato, non mollo. A darmi la spinta è la disciplina, aiutata da una bella tazza di caffè. Ora mio figlio ha 10 anni e si allena con me al parco, a casa o altrove, condividendo con me le gioie e i dolori dell'allenamento.

Se vuoi dimagrire, stare meglio o sviluppare muscoli, il mio consiglio è solo uno: iniziare. Non hai niente da perdere, se non qualche chilo. Al contrario, hai tutto da guadagnarci. Le uniche, vere condizioni per raggiungere i tuoi obiettivi sono la pazienza e la costanza.”

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