Quella di Anthony è una storia di perseveranza e scoperta di sé. Crescendo in un ambiente domestico dove la sua vera identità gli sembrava un segreto da custodire a tutti i costi, lo sport è diventato il suo rifugio. Poi ha scoperto Freeletics, che lo ha fatto sentire parte di una comunità.
Per Anthony è stato come mettere piede in un nuovo mondo. Freeletics gli ha permesso di allenarsi con atleti simili a lui e lo ha aiutato a perfezionare la sua corsa. Il risultato? Una routine sportiva a tutto tondo che gli ha permesso di credere finalmente in se stesso.
"L'idea di fare coming out mi metteva a disagio."
"Ero un ragazzino MOLTO magro... bullizzato e preso in giro per la mia mancanza di muscoli."
Queste parole descrivono le battaglie che Anthony combatteva dentro di sé. Nonostante le sfide, è riuscito a trovare conforto e forza nello sport, dando il massimo sul campo da basket e percorrendo chilometri nella corsa. Con determinazione e resilienza, Anthony non solo ha superato gli ostacoli fisici come aggiudicarsi un posto nella squadra di basket dell'università, ma è anche diventato un punto di riferimento nella comunità LGBTQ+.
"Ho iniziato a fare della corsa il mio sport, sono diventato un maratoneta e infine ho deciso di fare l'abilitazione per diventare running coach, personal trainer e fitness trainer", afferma Anthony.
Di fronte alle avversità, Anthony ha capito qual era il suo obiettivo: abbattere le barriere e stimolare gli altri ad accettare se stessi. Da allenatore e atleta affermato, mette in discussione le convenzioni delle università e di altre comunità sportive, spronando tutti i gruppi di minoranza a farsi valere e a sentirsi motivati.
"Il mio ruolo mi ha permesso di motivare, ispirare e stimolare altri atleti LGBTQ+ a raggiungere i loro obiettivi".
Eppure, tra un traguardo e l'altro, Anthony continuava a lottare con i suoi dubbi, come una battaglia silenziosa che si svolgeva in secondo piano. È stato in quei momenti di vulnerabilità che ha trovato rifugio nella corsa, dove il ritmo dei suoi passi rafforzava la resilienza del suo spirito.
Grazie alla corsa, Anthony ha trovato un modo per riscattarsi e uno scopo. Ad ogni maratona ha polverizzato i suoi record personali e proseguito il cammino alla scoperta di sé. Durante questo suo percorso, Anthony ha riconosciuto l'importanza di un programma d'allenamento completo come quello di Freeletics, che include allenamenti di forza e flessibilità.
"Freeletics mi ha aiutato a esplorare il mondo del calisthenics e a essere costante negli allenamenti."
Scoprire Freeletics per Anthony è stato un punto di svolta. L'app ha messo a sua disposizione una piattaforma per esplorare la ginnastica calistenica e tenere fede alla sua routine di allenamento. Ad ogni workout completato Anthony trovava sollievo e forza, trasformando così il suo percorso sportivo nella sua auto-emancipazione.
"Allenarmi e cercare di migliorare me stesso quotidianamente mi hanno aiutato a superare questi periodi di difficoltà."
Mentre si prepara ad affrontare la sua decima maratona, nonché la sua seconda a New York, Anthony riflette sul suo percorso e offre queste parole di incoraggiamento a chi sta affrontando sfide simili alla sua:
"Freeletics elimina il fattore intimidazione che impedisce a molti di prendere parte a un programma d'allenamento. È veramente un'app per tutti. Ti permette di regolare il livello d'intensità dei workout e adattarli ai tuoi impegni di lavoro e personali. Se ci metti l'impegno, vedrai i risultati già dopo qualche settimana!"
La storia di Anthony vuole ricordarci che ognuno di noi dentro di sé ha la forza per liberarsi dalle costrizioni sociali e accettarsi per la persona che è veramente. Con coraggio, convinzione e incrollabile orgoglio, possiamo intraprendere un viaggio di autoscoperta ed emancipazione, riscrivendo il racconto della nostra vita ad ogni nuovo passo.
