Carioca, così vengono chiamati gli abitanti di Rio de Janeiro. Rio è una delle città più vivaci e mozzafiato del mondo, ecco perché questa settimana abbiamo deciso di celebrare la sua cultura. E a chi potevamo chiedere una mano, se non alla nostra straordinaria community di Atleti Liberi. Questi ragazzi, con la loro energia, passione, esuberanza e spensieratezza sono la dimostrazione che “la bellezza di un posto è fatta dalle persone”. Non perdiamo altro tempo, andiamo a conoscere i “Carioca”.
Rio è la città che ospita la seconda community di Atleti Liberi più numerosa del Brasile, appena dietro a San Paolo. Dato che la spiaggia è probabilmente il posto più amato di Rio, non stupisce certo che i suoi abitanti abbiano una vera e propria venerazione per il proprio corpo. Con il sole che splende per la maggior parte dell’anno, l’attività fisica occupa una parte estremamente importante nella quotidianità dei carioca. Mattino, pomeriggio o sera, gli abitanti di Rio, così pieni di energia e passione per la vita, si allenano con costanza per ottenere un corpo da spiaggia perfetto.
Nemmeno le temperature infuocate di Rio riescono a scoraggiare gli Atleti Liberi. Sono abituati a stare sotto il sole cocente e poi gli basta un bel bicchiere di latte di cocco fresco per affrontare il caldo e reidratarsi dopo aver fatto attività fisica.
Se c’è una cosa di cui gli Atleti Liberi di Rio non possono proprio lamentarsi, è la mancanza di posti per allenarsi. La città è praticamente disseminata di parchi per fare sport e poi diciamocela tutta, quando si è circondati dai panorami da cartolina bellissimi, allenarsi a Rio diventa un privilegio più che dovere.
Per dare un assaggio di cosa significa essere un Atleta Libero a Rio, abbiamo chiesto un aiuto a chi conosce la città come le sue tasche: i nostri ambasciatori Freeletics.
Cos’è che rende Rio così speciale?
“Girando per Rio, si resta immediatamente affascinati dalla bellezza della sua natura e non si può fare a meno di riconoscere che l’appellativo di “città meravigliosa” le calza a pennello. Le spiagge di Copacabana, Ipanema e Leblon; il Pan di Zucchero, il Corcovado, il Cristo Redentore, e non dimentichiamo poi il Maracanã, lo stadio più famoso del mondo. Ma non basta, la lista delle bellezze di Rio è davvero lunga, il Parco dei Fenicotteri, la baia e il quartiere di Botafogo, la laguna Rodrigo de Freitas. Sono tutti questi luoghi meravigliosi a motivare gli Atleti Liberi di Rio.
Dicono però, che non sia merito solo dello bellezze naturalistiche e dei monumenti, è anche grazie a quell’atmosfera vibrante tipica di Rio che trovano la passione necessaria per allenarsi con Freeletics. Ormai uscire e allenarsi non è un dovere, è diventato il momento più bello della giornata. E la cosa fantastica di Freeletics è proprio che possono farlo ovunque. Cosa c’è di più bello che allenarsi sulla spiaggia? Quando poi la spiaggia ce l’hai davanti a casa, chi ti ferma più.
Quando non si allenano in spiaggia, lo fanno sulla Pedra da Gavea, da dove ogni carioca si gode con grande orgoglio una vista mozzafiato sulla propria città. Ecco cosa significa essere di Rio. Invece, spiegare a parole cosa vuol dire essere un Atleta Libero di Rio è impossibile. Bisogna viverlo in prima persona. E’ molto più di una città, è una persona con un cuore che pulsa e una personalità. Solo vivendo Rio, si può sentire il suo respiro. Nonostante tutto quel trambusto che la contraddistingue, riesce sempre ad accoglierti con un abbraccio caloroso e anche se ti ritrovi nel bel mezzo della zona più affollata della città, riesci comunque a sentirti calmo, rilassato e tranquillo.”
Com’è la Community carioca degli Atleti Liberi?
“I carioca sono molto forti, caparbi ma anche rilassati. Ad alcuni non piace fare sport é vero, ma questo sta cambiando. La cultura del benessere e dello sport è molto forte. Quando si tratta di Freeletics poi, chi si sente pronto a essere sfidato, sa che ne vale davvero la pena. Essere un Atleta Libero a Rio de Janeiro significa soprattutto sfidare se stessi, essere pronti a domare le fiamme dell’inferno, ma sempre con il sorriso. Ciò che conta sono salute, felicità e la capacità di godersi tutto quello che si fa. Soprattutto Freeletics.”